Al
telefono con un'amica
PERSONAGGI:
La
mia amica (una quarantenne molto
piacente ma molto molto insicura di se stessa, single da un po' di
tempo)
Io
(io)
Lui
(il nuovo acquisto dell'amica)
“Ciao!”
“Salve!”
rispondo “senti chi si risente!” (è un'amica molto umorale che
sparisce a fasi alterne).
“Senti
questa” - attacca subito lei senza darmi il tempo di dire né “a”
né “ba”.
“Sabato
sera sono uscita con un uomo dirigente d'azienda più che
cinquantenne”
Qui
apro una mia parentesi per osservare che oggi, per descrivere una
persona si precisa (alla mia età) per prima cosa professione e capacità economica
. Se poi si ha a che
fare con un santo od un serial killer la cosa è sorvolabile ....
bo!
“Senti,
senti che ti dico” - prosegue lei- "lui mi propone di andare a
mangiare una pizza in centro ed io accetto".
“Vabbè,
quindi?” rincalzo io.
“Quindi”
- dice lei – "mi dice che mi verrà a prendere a ….. … ma che
poi dovremo tornare a mettere la macchina nel suo garage e andare al
ristorante col bus perché lui non abita molto lontano dal centro".
“Certo”
- dico io - “trovare posto in centro di sabato sera è un delirio,
non ha avuto una cattiva idea”.
“Macché,
è perché aveva paura gliela rubassero!”
“Ammazza”
esclamo “è che macchina aveva?, Una superlussoextraextraficainutile!”
“Macché,
macché e macché” - mi urla nell'orecchio - “Aveva una
utilitaria........ e pure vecchiotta”
“O
santa paletta, sei incappata in un fissato delle quattro ruote …....
tutto qui, niente di grave, dai!”.
“Ma
non è finita” continua “in pizzeria a parlato solo della mamma e
della sorella”.
“Ecco”
- continuo- “pure fissato con le donne di famiglia”.
“Si
e pulito i denti con le dita ed ha sputato il nocciolo delle olive
nel piatto!!!!”
“Ummmm,
educato in punta di forchetta”.
“Poi
è arrivato il conto” - continua lei-
“Aio!”
- esclamo - “problemi?”
“Bé
io ho tirato fuori il portafoglio per pagare la mia parte, non
essendo stata invitata”.
“Come
va fatto” - approvo io-
“E
lui mi ha fermato la mano e ha detto: questa
volta pago io, ma la prossima paghi tu...... magari andiamo a
mangiare il pesce!”
“Arisanta
paletta” - ridico io-
Poi
mi racconta (la mia amica) che il viaggio di ritorno è stato ancora
tutto un parlare della mamma e della sorella, della sorella e della
mamma etc etc etc.
“Sai
cosa ha avuto il coraggio di chiedermi sotto casa?” “se mi ero
annoiata”, se mi ero annoiata hai capito? Ma io non mi ero solo
annoiata, mi volevo suicidare con la cintura di sicurezza della
macchina!!!!”
“Su,
su” - dico - “è tutto finito”.
“Non
credo” - dice lei- “ieri mi ha inviato un sms per ricordarmi la
cena di pesce che dovrei offrire io …. questo non molla!”
“Che
ti devo dire” - esclamo sconcertata - fagli un bonifico bancario o
cambia numero di telefono”.
“E
se invece mi facessi suora?” esclama lei come se avesse trovato la
soluzione vincente.
“Sarebbe
una idea! …....... Se decidi vengo pure io!” :-)
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