INGREDIENTI:
300 gr di risotto avanzato
3 uova
4 cucchiai di parmigiano
noce moscata
1 mozzarella
pepe
Pangrattato
Olio di arachide
ESECUZIONE:
I supplì “al telefono” come si usa chiamarli a Roma, sono per l'appunto caratteristici della tradizione culinaria romana e un piatto di riciclo per eccellenza.
Infatti, nelle case romane, vengono fatti quando, avendo cucinato un risotto, lo stesso viene ad essere di avanzo.
Quelli classici andrebbero fatti partendo da un risotto preparato con un ragù di rigaglie di pollo, ma questo oggigiorno avviene molto raramente.
Io li preparo con qualsiasi tipo di risotto avanzato (no però con risotto a base di pesce), e devo dire che vengono sempre molto bene.
Iniziamo la preparazione.
Mettiamo il risotto in un terrina e uniamolo ad un uovo sbattuto, al parmigiano, ad una bella macinata di pepe e una grattata di noce moscata.
Mescoliamo per bene gli ingredienti e prendendo delle piccole quantità di riso, facciamo delle sfere.
Cerchiamo di non fare sfere troppo grandi perché altrimenti la mozzarella che va messa al loro interno non si scioglierebbe bene e non si avrebbe quel filare della mozzarella, insomma il "telefono".
Contiamo le sfere e prepariamo lo stesso numero di cubetti di mozzarella.
Facciamo un foro nei supplì, mettiamoci la mozzarella dentro e chiudiamo il supplì dandogli la caratteristica forma oblunga.
Passiamo poi i supplì nelle due uova rimaste, leggermente sbattute, e poi nel pangrattato.
Friggiamo in olio di arachide ben caldo (controlliamo la temperatura dell'olio col solito metodo dello stecchino), in una casseruola con i bordi alti.
I supplì devono “annegare” nell'olio, esserne completamente coperti.
Facciamo dorare per bene e mangiamoli caldi caldi.
I vini adatti a questo piatto, sono o il Frascati o il Tocai.
Eccellente è l'accostamento con la birra.
I supplì, si possono anche preparare, surgelare e friggere (senza scongelare) all'occorrenza.
Buon Appetito
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