Mi
piace immaginarci tutti forniti di un gancio ed un occhiello, di
tante forme diverse, piazzati sui nostri fianchi.
Il
gancio rappresenta la nostra parte dura, esigente, lo sfruttamento
dell'altro, la rivendicazione alla vita, l'ossigeno che ci mantiene
in salute, la crudeltà nei confronti dell'altro, l'approfittarsi
dell'altro. L'occhiello rappresenta la nostra parte debole, quello
che ci spinge a compiacere e a giustificare , ad accettare pur di
essere amati, quello dove il giusto gancio si può infilare, rendendo
la nostra vita un inferno.
Ogni
gancio ha il suo occhiello giusto e quando si incontrano, il rapporto
vittima/carnefice ha inizio. Così iniziano le storture dei rapporti
interpersonali a tutti i livelli: parentali, di amicizia, d'amore,
lavorativi.
Il
tuo gancio si è infilato nel mio occhiello che è compatibile ed
andiamo avanti cosi, col gancio che comanda e l'occhiello che
subisce.
Ma
ogni gancio ha a sua volta un occhiello e sarà a sua vol
ta
una vittima, oltre che carnefice.
Richiudiamo
sui nostri corpi ganci ed occhielli, come due ali che si richiudono
dopo un volo e saremo liberi di godere della nostra vita nel miglior
modo possibile, in uno spazio senza vittime e senza carnefici!
Utopia!
E già, verissimo, ma fosse facile....
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